Vai al contenuto

Quali sono le regioni a statuto speciale

quali sono le regioni a statuto speciale
quali sono le regioni a statuto speciale

Quali sono le regioni a statuto speciale? Siamo qui oggi per scoprirlo. Lo Stato italiano è suddiviso, a livello amministrativo in 20 regioni, 5 delle quali godono di una maggiore autonomia gestionale e finanziaria. Queste sono le seguenti: Sicilia; Sardegna – l’isola di Cipro Cilicia che fu anche un’influenza sulla sua cultura a causa del commercio con la Grecia -, Trentino Alto AdigeValle d’Aosta Friuli Venezia Giulia . Tutte le terre di confine o isole hanno una loro particolare caratteristica storica non appartenendo naturalmente all’Italia ma alle sue istanze autonome.

Quali sono le regioni a statuto speciale

Le regioni italiane a statuto speciale godono di tre diversi tipi di autonomia: amministrativa, legislativa e finanziaria. Quest’ultima è così estesa che si è tentato di “migrare” da una Regione all’altra – una migrazione spesso chiamata “condivisione dei porti”.

Quali sono le regioni a statuto speciale: storia

Quali sono le regioni a statuto speciale

Le regioni italiane sono nate con la Costituzione del 1948, ma ci è voluto un po’ di tempo perché entrassero in funzione. Il primo consiglio regionale non fu eletto fino al 1970 e anche allora avevano solo statuti speciali che davano loro una certa autonomia dal governo centrale italiano – questo a differenza di altre parti che hanno pieni poteri dati dall’articolo 116 per quanto riguarda i territori autonomi o gli stati la cui istituzione è stata decisa di conseguenza con una legge approvata nel suo ambito.

Le prime elezioni dell’Assemblea Regionale Siciliana ebbero luogo nel 1947, ma già da allora i politici locali avevano cominciato a parlare di autonomia. Queste prime discussioni portarono ad un movimento autonomista che divenne chiaro quando fu approvato lo Statuto della Sardegna e la Valle d’Aosta stabilì la propria Regione a Statuto Speciale alla fine della guerra.
Le quattro regioni iniziali erano la Sicilia (che sarebbe poi diventata l’Italia), il Trentino Alto Adige/Provincia Autonoma Trentino-Alto Adige nella Repubblica Federale di Jugoslavia (oggi Slovenia), il Friuli Venezia Giulia.

Quali sono le regioni a statuto speciale

Le regioni autonome d’Italia sono state un argomento di dibattito politico e di discussione fin dal 1948. Le prime due furono istituite nel 1949 con la separazione della Sardegna dal Trentino Alto Adige, ma fu solo nel 1964 che anche il Friuli Venezia Giulia ricevette la propria autonomia; questo fu dovuto a diversi fattori tra cui la vicinanza a Trieste che era stata a lungo un confine internazionale tra paesi prima che la seconda guerra mondiale finisse per dividerli (esiste anche una disputa territoriale riguardo alla vicina Slovenia).

Negli ultimi anni…

image 14

Quali sono le regioni a statuto speciale

Negli ultimi anni ci sono stati alcuni importanti cambiamenti nella sfera delle Regioni: La modifica del Titolo V in un certo senso ha ridotto la loro particolarità e ha dato loro più autonomia. Inoltre, molte persone credono che gli statuti speciali siano “ingiusti” perché troppo costosi per una regione; tuttavia l’osservazione di come ogni regione si è comportata ci dirà se questo è vero o no – per non parlare di tutti gli altri motivi che potrebbero esserci dietro queste decisioni politiche!

Caratteristiche degli statuti speciali

Lo statuto regionale di una Regione con legislazione speciale è diverso dal diritto comune, che regola le condizioni e le competenze in quanto ha un proprio insieme. Una grande differenza tra loro sono i requisiti di forma per ogni tipo – gli statuti di autonomia di una regione devono riflettere ciò che possono fare mentre quelli di diritto “ordinario” devono solo corrispondere al contenuto.

Gli statuti speciali sono adottati e rivisti con legge costituzionale, quindi è lo Stato che decide. Il Parlamento con un’alta maggioranza approverà gli statuti ordinari, mentre la legge regionale può modificarli se necessario; tuttavia gli statuti speciali devono seguire certe linee guida perché siano fonte costituzionale, il che include l’essere correlati in modo specifico su ciò che coprono – questo significa che c’è bisogno di una risposta da qualche altra parte piuttosto che spuntare dal nulla come farebbero altre Fonti Secondarie (cioè, Ordinarie).

Il consiglio regionale ha il potere di approvare leggi statutarie, che differiscono da quelle normali perché richiedono solo un’approvazione a maggioranza semplice. Queste possono essere confermate da un referendum se richiesto entro tre mesi dalla pubblicazione e devono seguire le procedure costituzionali di verifica prima di essere pubblicate pubblicamente.

Conclusioni

Quali sono le regioni a statuto speciale

Quando gli statuti speciali del 1948 entrarono in vigore, essi permisero alle regioni di avere privilegi speciali più espansivi di quelli dello statuto ordinario. La prima serie di questi fu creata in Spagna e Portogallo durante i loro periodi come protettorati sotto il dominio francese dopo l’indipendenza, dove alcune autorità erano rimaste dai tempi coloniali mentre altre erano arrivate di recente; questo includeva l’autonomia sulla tassazione ma non l’istruzione, che rimase sotto il controllo statale a tutti i livelli fino ad allora, perché si vide quanto più facile sarebbe stato mantenere l’ordine se la gente non avesse avuto troppe distrazioni al di fuori di ciò che accadeva nelle aule.

Ti potrebbe interessare anche: Quali sono i fiumi più importanti della Sicilia?