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Quali sono i dpi: scopriamolo

quali sono i dpi

Quali sono i dpi. La sicurezza sul lavoro è un argomento di cui si parla tanto. Alcune tipologie di lavoro vengono definite rischiose per il fatto che mettono i lavoratori in condizioni di pericolo. Per tale motivo, soprattutto circa questo tipo di lavori vigono diverse normative che regolano simili lavori.

Sembra che dovrebbe essere facile da discutere circa la sicurezza sul lavoro, ma in realtà ci sono così tante opinioni diverse su come affrontare al meglio la questione di garantire che i vostri dipendenti siano al sicuro sul posto di lavoro senza violare i loro diritti o farli sentire offesi da politiche prepotenti che potrebbero non comprendere appieno – per non parlare della loro corretta applicazione, comunque!

Quali sono i dpi

Di seguito parleremo di alcuni dispositivi e strumenti utili per salvaguardare la salute del lavoratore. In particolare parliamo dei dpi: dispositivi di protezione individuale. Si tratta di attrezzature e strumentazioni specifiche volte a mettere in maggiore sicurezza la vita dei lavoratori. In alcuni casi, in situazioni di estremo rischio tali protezioni sono obbligatorie per legge. In particolare, tali misure protettive vengono messe in atto nel caso in cui non possano essere predisposte misure di protezione collettive.

Quali sono i dpi

Ma quali sono i dpi? Da quali leggi sono regolati? Perché assumono un ruolo così importante nel contesto della sicurezza sul lavoro? Scopriamolo insieme.

I dpi per la sicurezza sul lavoro

Quali sono i dpi

Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08) sancisce che i dispositivi di protezione individuale debbano rispettare le norme previste dal D.Lgs. 475/92: l’art.74. All’interno di tale documento è possibile osservare una prima definizione di dpi:

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Quali sono i dpi

“Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”. Nella maggior parte dei casi, tali dispositivi di protezione individuale presentano dei requisiti specifici, vediamo quali sono.

Quali sono i dpi

Essi devono essere:

  • indossati e tolti con facilità in caso di emergenza;
  • adeguati ai rischi da prevenire;
  • adatti alle esigenze ergonomiche e di salute dei lavoratori;
  • adeguati alle condizioni esistenti sul luogo lavorativo; 
  • compatibili tra di loro, soprattutto nel caso in cui i rischi siano molteplici e sia doveroso l’utilizzo in contemporanea di più DPI.

Quali sono i dpi?

Quali sono i dpi

Ora che abbiamo introdotto il discorso circa i dpi non ci resta che comprendere quali siano le categorie delle quali essi fanno parte. In particolare, cerchiamo di definire quali sono i dpi e quali sono le suddivisioni in cui essi sono coinvolti.

quali sono i dpi

Possiamo iniziarle col fornire una tripartizione in categorie:

Dpi di prima categoria: si tratta di strumenti pensati per proteggere i lavoratori in caso di attività con rischio minimo. Questi sono generalmente certificati dal produttore.

Dpi di seconda categoria: Questi dispositivi entrano a far parte di una categoria a se stante dove si classificano le cosiddette attività a rischio significativo. In questo caso, tali strumenti devono essere certificati da un organismo di controllo predisposto.

Dpi di terza categoria: Tali dpi rientrano invece in una categoria ancor più importante. Qui è possibile individuare strumentazioni che proteggono i lavoratori da rischi di morte. Per poter utilizzare in modo corretto tali dispositivi è addirittura necessario un addestramento specifico.

I dispositivi di sicurezza possono essere classificati anche in base alla zona che sono volti a proteggere. Essi infatti sono pensati per proteggere diversi parti del corpo. Ci sono dispositivi che proteggono gli arti, quelli che proteggono la testa, quelli volti a proteggere udito e vista ecc.

Gli obblighi del datore di lavoro

Ovviamente si può facilmente immaginare che un datore di lavoro deve assolvere ad alcuni obblighi specifici così da garantire ai propri dipendenti condizioni di lavoro sicure. L’art.77 del D.Lgs. 81/08 sancisce diversi obblighi, come ad esempio:

  • la scelta dei dpi da utilizzare in base alla valutazione dei rischi
  • individuare le condizioni in cui debba vigere l’obbligo del ricorso ai dpi
  • assicurare igiene e sicurezza di tali dispositivi
  • informare i lavoratori, preventivamente alla stipulazione di un accordo di lavoro, circa quali possano essere eventuali rischi ai quali essi vanno incontro.

Ancora, quali sono i poteri del datore di lavoro?

L’insieme dei poteri che spettano al datore di lavoro prende il nome di “potere direttivo“, essi sono per lo più:

  • potere decisionale;
  • potere di spesa;
  • nel potere di vigilanza e controllo sui lavoratori;
  • potere disciplinare;

Se volessimo dire quali sono gli obblighi non derogabili del datore di lavoro potremmo elencare:

Ai sensi dell’articolo 17 il datore di lavoro ha i seguenti obblighi indelegabili:

  • effettuare la valutazione di rischi a cui sono esposti i lavoratori e redigere l’apposito Documento di Valutazione dei Rischi o DVR;
  • nominare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione o RSPP.

Ci sono però alcuni obblighi che possono essere derogati, essi sono, ad esempio:

  • nominare il medico competente per la sorveglianza sanitaria;
  • nominare i lavoratori responsabili della prevenzione incendi e lotta antincendio,
  • fornire ai lavoratori i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale);

Dirigente per la Sicurezza è colui a cui è possibile derogare compiti. Riuscire a farlo necessita di una delega di funzioni che può essere effettuata solo in alcuni casi, quali:

  • deve essere un atto scritto avente data certa;
  • il delegato deve avere i requisiti di esperienza e professionalità necessari;
  • deve conferire al delegato di tutti i poteri di gestione e organizzazione necessari;
  • deve essere firmata per accettazione dal delegato;

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