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Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale

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Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale. La visita fiscale è una possibile condizione a cui i lavoratori dipendenti che si trovano in malattia, possono essere sottoposti. Infatti, su richiesta del datore di lavoro o della stessa INPS i medici della mutua sono chiamati ad effettuare le visite fiscali per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato. Ma quali sono le fasce orarie per la visita fiscale?

Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale
Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale

Il medico trasmette copia del certificato medico all’INPS. Il dipendente, entro due giorni dal verificarsi della malattia, dovrà inviare copia del certificato o numero di protocollo indicato nello stesso al datore di lavoro.

È solo dopo l’invio del certificato medico vengono avviate dal Polo Unico INPS le procedure relative alle visite fiscali. Durante una giornata potranno essere effettuate anche due visite fiscali durante gli orari di reperibilità. È quindi fondamentale non allontanarsi da casa, per evitare di incorrere in sanzioni.

Fasce orarie dipendenti Privati

Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale

Le fasce orarie di orarie di reperibilità per i dipendenti del settore privato vanno:

  • mattina: dalle ore 10.00 alle ore 12.00;
  • pomeriggio: dalle ore 17.00 alle ore 19.00.

I lavoratori dovranno trovarsi presso l’indirizzo di domicilio indicato nel certificato medico di malattia in queste fasce orarie per non risultare assenti alle visite fiscali.

Fasce orarie dipendenti Pubblici

Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale

Il controllo malattia per gli statali è a carico dell’INPS. Le visite fiscali potranno essere svolte sistematicamente e anche in modo ripetitivo; anche nel corso della stessa malattia o della stessa giornata e anche in prossimità di giorni festivi o di riposo settimanale. Le fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici vanno:

  • mattina: dalle 9.00 alle 13.00;
  • pomeriggio: dalle 15.00 alle 18.00.

La normativa comunque prevede alcune circostanze che danno diritto all’esonero dall’obbligo di reperibilità (Circolare INPS numero 95 del 7 giugno 2016).

Fasce orarie per le Forze Armate

Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale

Con il messaggio numero 2109 del 3 giugno l’INPS ha comunicato le nuove regole per i controlli anche per gli appartenenti alle Forze armate, ai Corpi armati dello Stato e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Anche queste amministrazioni sono soggette al Polo Unico dell’INPS e seguiranno le stesse regole dei dipendenti pubblici. Rimangono per ora esclusi dall’obbligo del certificato di malattia telematico.

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Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale

Sanzioni assenza

Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale

Per il lavoratore che si assenta da lavoro in caso di malattia e, qualora non risultasse reperibile presso l’indirizzo indicato, è prevista l’applicazione di sanzione per assenza ingiustificata.

In caso di assenza e di non reperibilità durante le fasce orarie per le visite fiscali al lavoratore viene decurtata una parte dello stipendio.

Le sanzioni per assenza durante gli orari visite fiscali sono le seguenti:

  • 100% dell’indennità di malattia percepibile per i primi 10 giorni di malattia in caso di 1^ assenza;
  • 50% del restante periodo per la 2^ assenza;
  • infine il 100% dell’intera indennità per irreperibilità alla 3^ visita.

I lavoratori assenti dall’indirizzo indicato possono presentare, entro 15 giorni dalla notificata sanzione, una giustificazione valida per l’assenza immotivata.

Come comunicare assenza o variazione indirizzo

Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale

Il dipendente pubblico in caso di assenza dal proprio domicilio durante gli orari della visita fiscale è obbligato ad avvisare la propria amministrazione.

La comunicazione di assenza dal domicilio sarà trasmessa dall’ufficio della PA all’INPS in maniera tempestiva, per escludere la visita fiscale nei confronti del dipendente.

Nel caso in cui ci si ammali durante le ferie, il lavoratore è obbligato a comunicare la variazione dell’indirizzo di reperibilità all’INPS.

La comunicazione della variazione dell’indirizzo si fa esclusivamente online, tramite il servizio “Sportello al cittadino per le VMC”, introdotto dall’INPS con la circolare n. 106 del 23 settembre 2020.

Il lavoratore dipendente pubblico o privato, previa autenticazione sul sito INPS, potrà accedervi tramite la sezione dedicata ai Servizi Online.

Come specificato dalla circolare INPS:

  • ogni nuova reperibilità comunicata, nell’ambito dello stesso certificato di malattia in corso di validità, implica l’annullamento automatico dell’eventuale precedente reperibilità limitatamente al periodo di sovrapposizione tra i periodi delle due variazioni comunicate;
  • ogni reperibilità è storicizzata, onde evitare che si perda traccia degli indirizzi che possono essere stati utilizzati per eventuali visite mediche di controllo.

Esonero visite fiscali

Quali sono le fasce orarie per la visita fiscale

Le regole INPS prevedono casi di esenzione dall’obbligo di reperibilità. In alcuni casi, al lavoratore è concesso allontanarsi da casa anche durante le fasce di reperibilità.

L’assenza deve però essere comunicata al datore di lavoro, giustificata e non deve compromettere lo stato di salute e la guarigione del lavoratore.

Per i dipendenti del settore pubblico o privato sono previste esenzioni dalle visite fiscali nei seguenti casi:

  • assenza dovuta a forza maggiore;
  • situazioni che hanno reso necessaria l’immediata presenza del lavoratore altrove;
  • visite, prestazioni e accertamenti specialistici contemporanei alla visita fiscale.

Alcuni esempi, confermati da prassi e giurisprudenza, di giustificata assenza dal proprio domicilio durante le fasce di reperibilità per le visite fiscali sono:

  • visite mediche presso il proprio medito curante, quando risulti impossibile effettuarle fuori dalle fasce di reperibilità;
  • necessità di iniezioni per trattamenti legati alla causa di presentazione del certificato medico a lavoro;
  • ritiro di radiografie collegate al certificato medico;
  • cure dentistiche urgenti;
  • necessità di recarsi in farmacia.

In casi di gravi patologie è previsto l’esonero dalle visite fiscali per chi presenta certificato medico di lavoro.

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