Vai al contenuto

Quali sono i colori terziari e come ottenerli?

coloriterziari

Quali sono i colori terziari

colori terziari

Oggi parliamo dei colori e, in particolare dei colori terziari. I colori sono la cosa più bella che abbiamo. Ai colori associamo un’idea, uno stato d’animo o un oggetto. Per noi i colori  hanno spesso un  significato simbolico: per esempio, non è bello essere “di umore nero”, ma neanche essere “al verde”. Il significato dei colori cambia nel tempo: oggi ci si sposa in bianco, mentre una volta si indossavano abiti rossi.

A volte è anche una questione di culturale : in Asia il bianco è il colore del lutto, non delle donne che si sposano come succede nella maggior parte dei paesi occidentali. A volte i colori sono difficili da spiegare. In generale, si ricorre alla famosa ruota dei colori per far capire le varie sfumature . La ruota dei colori , però, da solo non basta per spiegare tutto lo spazio colorimetrico, con le innumerevoli tonalità di colore e combinazioni possibili.

Classificare i colori

Quali sono i colori terziari

I colori si distinguono in colori primari, colori secondari e colori terziari. Conoscere queste classificazioni è sicuramente utile per capire il significato delle varie combinazioni di colori. I colori primari sono quelli che si ottengono senza mescolare nessun colore. I secondari, invece, sono quelli che si ottengono mescolando due colori primari in parte uguali.

Infine, ci sono i colori terziari , che si ottengono attraverso la combinazione di colori primari in quantità diverse. Quali sono i colori terziari? I colori terziari sono quelli che si ottengono dalla combinazione di un colore primario e di un colore secondario nascono i colori terziari.

Il questo modo, il cerchio dei colori viene composto da colori e sfumature diverse. In questa modo tutte le cromature si susseguono secondo lo spettro della luce. Così facendo si formano 12 colori equidistanti tra loro e a ogni colore corrisponde il suo complementare.

Dal cerchio di colore viene tratta ogni armonia possibile e proprio accostando i colori sarà possibile acquisire una maggiore creatività e libertà artistica. Così è possibile imparare a utilizzare il colore in maniera armoniosa in ogni forma artistica. Per forma artistica si intendono la fotografia, la pubblicità e , ovviamente la pittura. Dunque, perché i colori terziari si chiamano così? Perché come abbiamo detto, si ottengono mescolando due o più colori primari. Ad esempio se mischio insieme  blu + rosso + rosso otterrò un bellissimo rosso violaceo. Se, invece mischio blu + giallo + giallo otterrò un verde giallognolo.

La teoria dei colori

colori terziari

Da Platone e Aristotele a Galileo Galilei. i colori hanno sempre affascinato l’umanità. Per conoscere meglio sono state ideate diverse teorie. La teoria dei colori è stata motivo di dibattito e di studi per numerosi scienziati e filosofi. Anche Goethe sviluppò la sua personale teoria dei colori opponendosi a quella elaborata dal genio di Newton.

Esistono due sintesi che determinano le mescolanze tra i colori, la sintesi additiva e la sintesi sottrattiva. Con la sintesi additiva ci si riferisce ai colori primari prodotti dalla luce mentre con sintesi sottrattiva si fa riferimento ai colori primari dei pigmenti che sono la principale caratteristica della materia, e che assorbono in modo selettivo solamente alcune lunghezze d’onda della luce e a volte ne riflette altre.

Secondo le diverse teorie sui colori, il singolo pigmento percepito è determinato dai colori sottratti dalla luce bianca. I colori della sintesi sottrattiva sono il ciano, magenta, e giallo e tutti questi colori messi insieme danno vita al nero.

Colori terziari e le foto digitali

I colori sono dappertutto. Anche le foto che scattiamo anche attraverso il più semplice degli smartphone: sono i colori a fare la differenza. Purtroppo, a volte, i colori delle foto vengono spesso sottovalutati. Si ci concentra molto sul tipo di paesaggio o soggetto da fotografare dimenticando l’importanza delle giuste combinazioni di colori.

Dato che le aziende utilizzano sempre di più i social network per pubblicizzare i loro prodotti o servizi, la qualità delle foto è diventata assolutamente essenziale. Anche gli influencer o i freelance utilizzano delle foto tecnicamente perfette per accrescere il numero dei follower. Il loro punto di forza è prestare attenzione all’ottimizzazione dei colori. Ma come sfruttare i colori? Quali sono le combinazioni di colori da sapere? E i colori terziari?

Il colore delle foto colpisce emotivamente chi le guarda. Molto fotografi professionisti si affidano alla teoria dei colori per ottenere delle foto tecnicamente perfette. I colori terziari sono i protagonisti assoluti in questo processo. La combinazione di due colori complementari in una fotografia consentono di ottenere il massimo effetto di contrasto possibile. Questa tecnica molto particolare viene utilizzata molto spesso dai fotografi per creare contrasto tra le figure dell’immagine.

I colori come terapia

La cromoterapia o terapia con i colori è molto utilizzata per la “cura” di alcuni “disturbi”. La cromoterapia s’inserisce tra le medicine alternative: il mondo variopinto dei colori rappresenta una terapia volta al trattamento di disturbi di varia entità. Questa “medicina” non si avvale di nessuna prova scientifica e i colori sono indispensabili per ritrovare l’armonia e l’equilibrio del corpo e dello spirito. I colori a seconda della loro pigmentazione hanno delle proprietà curative specifiche. Ad esempio, il verde simboleggia l’armonia, la natura, l’equilibrio e la speranza. Agisce a livello del sistema nervoso, calmando emicrania e altre patologie legate ai nervi. Inoltre, contribuisce a diffondere armonia e calma.

Ti è piaciuto l’articolo? Quali sono i tuoi colori preferiti? Facci sapere nei commenti!

Ti potrebbe interessare anche: Quali sono i colori primari