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Quali sono le scuole di secondo grado?

quali sono le scuole di secondo grado

Quali sono le scuole di secondo grado

quali sono le scuole di secondo grado
Quali sono le scuole di secondo grado

Nel precedente articolo, abbiamo parlato della grandissima importanza rivestita nel corso degli anni dalle scuole primarie. Oggi è il turno delle scuole secondarie. Mentre le scuole primarie sono le scuole elementari, le scuole secondarie costituiscono una sorta di via di mezzo. Quali sono le scuole di secondo grado?

Le scuole di secondo grado

Quali sono le scuole di secondo grado

Nell’ordinamento scolastico della Repubblica Italiana, le scuole di secondo grado sono di due tipologie:

  • primo grado
  • secondo grado

Alla prima categoria, appartengono le altrimenti dette scuole medie, mentre alla seconda categoria appartiene la scuola secondaria di secondo grado ovvero le scuole superiori. Sono proprio le scuole superiori l’obiettivo di questo articolo. Ovviamente, c’è una netta differenza tra le primarie di cui abbiamo parlato nel precedente articolo, le scuole secondarie di primo grado e quelle di secondo grado di cui andremo a parlare adesso.

Le scuole secondarie di secondo grado sono anch’esse divenute nel corso degli anni formazione obbligatoria. Qui non parliamo di un problema di alfabetizzazione: il livello di alfabetizzazione del nostro Paese è sicuramente migliorato anche se c’è ancora molto da fare. Ricordiamo che il tasso di abbandono degli studi nel nostro paese è ancora alto.

Caratteristiche e cenni storici

Quali sono le scuole di secondo grado

quali sono le scuole di secondo grado

Le scuole secondarie , secondo l’ordinamento scolastico italiano, hanno una durata quinquennale. Gli studenti compiono tale ciclo di studi generalmente dall’età di 14 anni fino a 18 anni , al termine dei quali decideranno se proseguire con gli studi universitari. Ci sono diversi indirizzi di scuole di secondo grado da scegliere: si va dal linguistico a quello matematico, indirizzo delle lingue classiche o anche indirizzi di studio relativi alle scienze umane ne quali psicologia e sociologia. La maggior parte delle scuole superiori sono diventati dei licei.

Brevi cenni storici

Quali sono le scuole di secondo grado

Il primo liceo fu quello classico, ancora molto in voga tra gli studenti moderno o comunque agli appassionati delle lingue classiche quali latino e greco. Il primo liceo nacque, dunque, nel e limit1859 nel Regno di Sardegna. Grazie all’unificazione, si estese in tutta Italia. L’organizzazione iniziale era questa: gli alunni, dopo aver frequentato la scuola elementare (che in quel periodo era di quattro anni), frequentavano per cinque anni il ginnasio e per altri tre anni il liceo.

In seguito, nel 1911 si pensò di apportare delle modifiche all’ordinamento scolastico. Per rinnovare e modernizzare il sistema liceale italiano, nacque il liceo moderno. Tutti i ragazzi che avevano frequentato i tre anni di ginnasio potevano scegliere di proseguire i loro studi con il quarto ginnasio classico o quarto ginnasio moderno.

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Infine, nel 1923,  il Ministero della Pubblica Istruzione apportò ulteriori modifiche. Attraverso un’altra riforma, il liceo moderno fu abolito e al suo posto furono creati altri due indirizzi di studio:

  • liceo scientifico
  • liceo femminile

Il  liceo femminile verrà in seguito abolito. Con un’altra riforma, nel 1952 furono apportate alcune modifiche negli orari delle materie del liceo classico. Negli anni 70 ci fu la nascita dei licei artistici.

Il contributo del progetto Brocca

Quali sono le scuole di secondo grado

Come possiamo vedere dai cenni storici, il liceo e, dunque, la scuola di secondo grado è stata quella che ha visto il maggior numero di modifiche del proprio assetto organizzativo. Nel corso degli anni, l’istruzione superiore assume un ruolo centrale all’interno dell’educazione giovanile.

Le scuole secondarie di secondo grado diventano un ulteriore trampolino di lancio e di emancipazione di moltissimi ragazzi. Il contributo più importante è quello del progetto Brocca, da nome del Ministro della Pubblica Istruzione di quegl’anni. Tale progetto consisteva in una sorta di revisione del sistema scolastico degli anni 60′ e 70′. Tra gli obiettivi principali c’era l’obbligo di frequenza scolastico fino ai 16 anni oltre all’introduzione di 17 indirizzi di studio:

  • Artistico
  • Classico
  • Linguistico
  • Socio-psicopedagogico
  • Scientifico
  • Musicale
  • Chimico
  • Elettrotecnica e automazione
  • Elettronica e telecomunicazioni
  • Informatico e telematico
  • Meccanico
  • Tessile
  • Costruzioni
  • Territorio
  • Agroindustriale
  • Biologico
  • Economico-aziendale
  • Linguistico aziendale

L’attuale liceo conta diverse riforme a seconda del Ministro della Pubblica Istruzione. Dalla Gelmini a Moratti il liceo e la sua struttura organizzativa è davvero cambiata. Ogni riforma si è sempre basata sulla riorganizzazione scolastica. Ad esempio, la riforma Berlinguer si basava sull’abolizione della suddivisione di scuole elementari, medie e superiori sostituendo il tutto con una struttura basata sui cicli. Il ministro Fioroni, per esempio, nel corso dell’anno scolastico 2007-08 reintrodusse l’esame di riparazione.

Quali sono le scuole di secondo grado

Moltissime riforme hanno visto l’insorgere degli studenti per protestare contro riforme ritenute poco consone per il loro futuro. La scuola, nonostante tutto, rappresenta un’ottimo trampolino di lancio e uno degli strumenti più importanti per il futuro dei giovani.

L’importanza della scuola

Sia in questo articolo che nel precedente abbiamo parlato di quali sono le scuole e la loro classificazione a seconda dell’età e del tipo di studio. Forse abbiamo trascurato un particolare: l’importanza della scuola. Negli ultimi due anni forse ne abbiamo capito davvero l’importanza. La pandemia è stata molto chiara: la scuola è importante sia dal punto di vista didattico sia dal punto di vista dell’integrazione e della condivisione.

Dobbiamo pensare a tutte quelle persone che non possono studiare e a tutti quei Paesi del mondo che non riescono ancora a garantire questo diritto. Rendiamoci conto di quanto siamo fortunati a avere la possibilità di studiare e imparare tutto quello che c’è da sapere sulla nostra storia.

Ti è piaciuto l’articolo? Resta sintonizzato! Presto tantissime altre curiosità!