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Quali sono gli indicatori temporali in italiano

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Quali sono gli indicatori temporali.

quali sono gli indicatori temporali

Oggi continuiamo il nostro viaggio alla scoperta della lingua italiana e della sua grammatica. Come abbiamo già detto in altri articoli, la lingua italiana è una delle lingue romanze più belle e difficili da imparare. La sua grammatica è complessa e articolata sia per i parlanti nativi sia per gli stranieri che scelgono di studiarla.

Tuttavia, nonostante le difficoltà, studiare la lingua italiana è sicuramente un’esperienza da fare perché ci permette di scoprire il mondo di cultura che c’è dietro la lingua italiana. Oggi parleremo degli indicatori temporali. Quali sono gli indicatori temporali in italiano?

Il concetto di tempo

Quali sono gli indicatori temporali

Esprimere il concetto di tempo è molto importante. Il tempo esprime la successione temporale degli eventi e ci permette di percepire la realtà che ci circonda. Il tempo è talmente importante nella nostra vita quotidiana che lo misuriamo attraverso diversi strumenti. Quello più comune è l’orologio che ci permette di misurare e scandire il passare delle ore o se è mattina o notte.

Che cosa sono gli indicatori temporali?

Quali sono gli indicatori temporali

Gli indicatori temporali in italiano sono delle particelle che si utilizzano per la descrizione del tempo. Vengono spesso utilizzati nei testi narrativi soprattutto per istaurare un certo grado di coerenza al testo e alla cronologia temporale. Gli indicatori temporali fanno parte dei cosiddetti connettori testuali.

I connettori testuali sono avverbi, congiunzioni, preposizioni o espressioni che si utilizzano per collegare frasi (sia coordinate alla frase principale sia subordinate) o per mettere in rapporto tra loro parti di un testo.

I principali indicatori temporali

Adesso che abbiamo fatto chiarezza su cosa sono gli indicatori temporali, adesso andiamo a capire quali sono gli indicatori temporali in italiano. Ci sono diversi tipi di indicatori temporali in italiano. Eccone qui di seguito alcuni:

  • Prima
  • Dopo
  • Adesso
  • Oggi
  • Domani
  • Dopodomani
  • Ormai
  • Ancora
  • Ogni tanto
  • Una volta
  • Per tempo

Questi sono solo alcuni di essi. Gli indicatori temporali possono essere diverse parti del discorso che vengono utilizzate a seconda di ciò che si vuole esprimere in un testo scritto o in un discorso.

Le principali parti del discorso che vengono utilizzate per esprimere il concetto di tempo secondo accezioni diverse sono i cosiddetti avverbi di tempo. Gli avverbi di tempo servono per indicare i rapporti temporali tra le frasi. Quindi, avverbi come prima, dopo, contemporaneamente, oggi, domani, ieri, l’altro giorno appartengono a questa categoria. Tali avverbi rientrano nella categoria degli indicatori temporali.

Il tempo utilizzato in queste espressioni può essere generico, oppure molto preciso. Il nostro compito è quello di individuare il tipo di indicatore più congeniale da utilizzare.

Come utilizzarli in modo corretto

quali sono gli indicatori temporali

Come abbiamo detto, gli indicatori temporali servono principalmente per dare coesione e ordine cronologico a un discorso o un semplice testo.

Tali testi sono generalmente dei testi narrativi perché una delle loro caratteristiche è quella di raccontare un fatto o una storia. Quali migliori alleati utilizzare per questo compito se non gli indicatori temporali?

Vediamo nello specifico quali sono gli indicatori temporali e come utilizzarli al meglio

Abbiamo già spiegato che il concetto di tempo può essere espresso sia in un senso generico sia in senso molto preciso.

Quali sono gli indicatori temporali

Quando si tratta di fare un riferimento preciso, quello che bisogna fare è vedere quando è stata detta la frase e il suo contesto di utilizzo. Per esempio, se io dico “Ieri ho giocato a pallone“, tale frase  significa parlare del giorno prima di quando questa frase è stata detta. Ci sono poi gli avverbi come ad esempio  Ancora, che servono a indicare come un’azione non si sia svolta nonostante il tempo trascorso. 

Ancora può essere usato anche per indicare che, nonostante il tempo passato, tutto è rimasto come prima in senso positivo. Diversamente dai complementi di tempo, gli avverbi possono indicare il tempo passato o futuro senza troppe parole. Per esempio:

Dopo, sono andato al mare. ( avverbio)

Dopo pranzo, sono andato al mare. (siamo in presenza di un complemento di tempo, ovvero dopo un’azione, ne è seguita un’altra. Utilizzare gli avverbi o comunque la maggior parte dei cosiddetti indicatori temporali è molto semplice. L’unica cosa da fare è quella di fare attenzione al contesto di utilizzo o comunque al tipo di concetto di tempo che vogliamo esprimere.

Funzioni specifiche

Quali sono gli indicatori temporali

Quali sono le funzioni degli indicatori temporali? Ne abbiamo già parlato in maniera generale. Per capire meglio quali sono gli indicatori temporali in italiano e a cosa servono è necessario illustrare nello specifico le funzioni degli indicatori del tempo. Ecco le più importanti nello specifico:

  • ordine e collocazione degli eventi
  • vissuto
  • rappresentato
  • storico

Principalmente, si utilizzano per l’ordine cronologico degli eventi anche da punto di vista storico oppure raccontare il vissuto, le sue esperienze di vita.

Perché studiare la grammatica?

Quali sono gli indicatori temporali

La grammatica è essenziale nello studio di una qualsiasi lingua perché ci permette di capire e utilizzare le strutture delle frasi in modo corretto e senza errori. Farsi comprendere si anello scritto che nel parlato è una delle condizioni necessarie.

Non bisogna mai trascurare lo studio della grammatica perché insegna a comunicare per mezzo di una lingua. Le regole di grammatica non sono state stabilite da Dio o dai grammatici, ma vengono stabilite da un popolo, mediante l’uso della lingua. Sono proprio il risultato dell’uso della lingua.

Ti è piaciuto questo articolo? Facci sapere nei commenti! Se sei appassionato della lingua italiana allora continua a seguirci!

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