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Quali sono gli aggettivi numerali?

quali sono gli aggettivi numerali

Quali sono gli aggettivi numerali

Quali sono gli aggettivi numerali
Quali sono gli aggettivi numerali

La lingua italiana è ricca di vocaboli ricche di significato che rendono il nostro idioma variegato e molto espressivo. Per padroneggiare bene sia il parlato che la scrittura occorre conoscere bene tutti gli elementi che rendono ricca la nostra lingua. Oggi ci soffermiamo sugli aggettivi in particolare quelli numerali. Scopriamo insieme quali sono gli aggettivi numerali e come utilizzarli correttamente.

Definizione

Quali sono gli aggettivi numerali

Gli aggettivi numerali ordinali sono una categoria di aggettivi che indicano la posizione di un soggetto (cosa o persona) in una serie ordinata di elementi.

Questi aggettivi sono variabili per genere e numero. Per esempio: terzi classificati, la seconda volta, il primo inverno.

Gli aggettivi numerali si distinguono in cardinali e ordinali. La prima tipologia comprende le parole che indicano la quantità con numeri interi e sono tutti variabili ad eccezione di uno. La seconda tipologia comprende le parole che possono essere scritte in tre modi diversi: in cifre romane, in cifre arabe con apice e in lettere.

Questi aggettivi hanno origine dal latino ma a differenza di altre parole che sono mutate nel tempo i primi dieci aggettivi numerali, i più utilizzati, presentano una forma derivata dal latino.

Come si scrivono?

Quali sono gli aggettivi numerali

Nella scrittura di questi aggettivi occorre tenere presente delle regole per evitare di fare errori. La prima regola è che dall’undicesimo in poi gli aggettivi numerali si formano con il suffisso -esimo aggiunto al numero cardinale, togliendo la vocale finale. Per esempio: diciannove= diciannovesimo.

I numeri che finiscono con tre non perdono la –e finale ma si conserva raddoppiandosi. Per esempio quarantatré=quarantatreesimo. Mentre i numeri che finiscono con la parola sei, anche in questo caso, non hanno la vocale finale cadente ma al contrario si conserva unendosi al suffisso -esimo. Un esempio: cinquantasei= cinquantaseiesimo.

I numeri ordinali spesso si associano al loro sostantivo a cui si indica: sesta volta, primo piano e così via. Ma solo in un caso sono posti dopo il soggetto a cui si riferiscono. Per esempio è il caso delle autorità politiche o religiose (es. Vittorio Emanuele Terzo). Questa disposizione può avvenire anche nel caso dei capitoli o atti teatrali (capitolo quarto, canto diciottesimo, atto primo).

Quali sono gli aggettivi numerali

Soltanto in pochi casi gli aggettivi numerali si usano in alternativa agli aggettivi cardinali: con i sostantivi temporali. Per esempio:

  • i secoli: Il Cinquecento che indica il secolo quindicesimo;
  • il giorno iniziale del mese: il primo Febbraio;
  • le parti di un’opera: primo binario.

Una caratteristica particolare di questi aggettivi è che possono trasformare in sostantivi. Sono molti gli esempi nel linguaggio parlato in cui troviamo questi aggettivi sostantivati. Per esempio la terza, inteso come terza scolastica, oppure i secondi, indicando i secondi piatti.

Un’eccezione a questa categoria è la parola ennesimo, il quale indica un nuovo elemento in una serie ed è molto usato sia nel linguaggio informale parlato sia nel linguaggio formale testuale.

Utilizzo ed eccezioni

Quali sono gli aggettivi numerali

Nell’utilizzo di questi numeri c’è una tradizione che è rimasta inalterata dall’Ottocento. Quando ci si riferisce ai secoli o alle autorità politiche si tiene separato l’aggettivo indicante la prima cifra da quello indicante la seconda. Quindi anziché scrivere diciannovesimo troveremo decimonono.

Oltre a ciò che abbiamo visto, esistono altri aggettivi che ci aiutano a classificare i soggetti dal punto di vista quantitativo. Vediamo quali sono. Esistono gli aggettivi moltiplicativi con i quali si indicano quante volte una elemento è superiore rispetto ad un altro. Questi aggettivi possono essere a loro volta sostantivati come per esempio decuplo, quadruplo.

Accanto a questi troviamo nella lingua italiana gli aggettivi frazionari. Vengono usati per indicare una parte di un’insieme come per esempio nelle frazioni (un terzo, un decimo). Infine troviamo i numeri collettivi i quali indicano una quantità approssimativa di un elemento.

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