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Quali sono i giorni feriali

quali sono i giorni feriali

Quali sono i giorni feriali? Perché si chiamano così?

Conoscere la differenza tra giorni feriali e festivi è importante per il buon funzionamento della vostra vita quotidiana.
L’origine di questi nomi può essere trovata in diverse lingue, ma tutti hanno qualcosa a che fare con i modelli di utilizzo in determinati momenti durante i rispettivi calendari basati sul cattolicesimo romano o l’ebraismo – che sono due grandi religioni praticate dall’uomo oggi.

quali sono i giorni feriali

Quando si paga il parcheggio in un’area a pagamento, è essenziale conoscere la differenza tra giorni festivi e giorni lavorativi. Sui cartelli stradali intorno ad ogni singola località indicano quando il pagamento deve essere effettuato.
Non è importante solo in questa particolare situazione, ma anche ogni volta che ci troviamo a non sapere in che giorno succede qualcosa o se il nostro programma influenzerà in qualche modo la vita di un’altra persona!

Quali sono i giorni feriali

Il simbolo per le aree di parcheggio che indicano i giorni di validità è due martelli incrociati. Questo significa che puoi parcheggiare legalmente la tua auto solo nei giorni feriali (dal lunedì al sabato).

Per quanto riguarda il parcheggio, il simbolo di una croce significa che sei libero per tutte le feste.
I due martelli accanto indicano se ci sono momenti in cui i posti non sono disponibili a causa o non segnato con questa icona particolare, ma ancora disponibile presso il loro lotto in quei giorni .

Per molte persone, i giorni di una settimana sono quelli che compongono un programma di lavoro medio. In questo articolo parleremo di come riferirsi in modo espressivo ai “giorni della settimana” e del perché si chiamano così in origine! Scopriamo ora da dove vengono questi termini.

Quali sono i giorni feriali: origini del termine

Quali sono i giorni feriali

Anche se la parola “feria” ha origini latine, non ha il significato che si potrebbe pensare. Nell’antica Roma questo tipo di festività era designato per celebrare sia il culto pubblico che quello privato, oltre a proibire l’esercizio di ogni potere giudiziario in questi giorni – quindi fondamentalmente erano destinati al relax!

Al tempo del cristianesimo, questo termine specifico vide cambiare il suo significato. Il sostantivo “feria”, infatti, cominciò a indicare i giorni della settimana che erano dedicati alla celebrazione di un santo; con il sabato e la domenica che erano eccezioni a causa della loro osservanza come giorni santi da parte di istituzioni religiose come la chiesa o la moschea, piuttosto che i governi civili che li istituiscono in base alla tradizione come fanno oggi altre feste.

Quali sono i giorni feriali

I giorni della settimana furono rinominati per evitare di avere nomi derivati da culture pagane, come il martedì. Invece usarono un sistema di numerazione in cui “feria secunda” indicava dal lunedì al venerdì con numeri che aumentavano di uno ogni volta che si presentava un nuovo giorno (il che significa che c’è sempre qualcosa che accade). Il sabato rimase il suo antico nome ebraico mentre la domenica divenne nota semplicemente come Giorno del Signore perché era vista quasi come un altro seguace che entrava in chiesa durante la quaresima usando invece la propria tradizione impostata che risale a più di 2000 anni fa e che include il seguire certi rituali.

Al giorno d’oggi…

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Quali sono i giorni feriali

Oggi, il sostantivo femminile plurale “vacanza” ha mantenuto il suo significato originale di periodo festivo. Si usa per indicare qualsiasi riposo dal lavoro o dallo studio che cade durante il periodo estivo; questo include anche i fine settimana e le vacanze! L’aggettivo feriale viene dal latino fortezza ‘vegliare’ che è stato coniato perché questi giorni erano dedicati specificamente alla preghiera.

Quindi, sono feriali tutti i giorni dell’anno fatta esclusione per le date rosse del calendario, quali: le domeniche, il 1° gennaio (Capodanno), il 6 Gennaio (Epifania), il 25 Aprile (Festa della Liberazione), la Pasqua, il lunedì dopo la Pasqua (Pasquetta), il 1° Maggio (Festa del lavoro), il 2 Giugno (Festa della Repubblica), il 15 Agosto (Ferragosto), il 1° Novembre (Ognissanti), il 25 Dicembre (Natale) e il 26 Dicembre (Santo Stefano).

Curiosità

Ci sono giorni festivi stabiliti per legge, ma alcuni giorni possono cambiare il loro status di riconoscimento attraverso la legislazione.

Nel corso del tempo, lo status di riconoscimento dei giorni festivi è variato. Per esempio l’Epifania è stata revocata come festività nel 1977 per poi essere reintrodotta due decenni dopo con la legge n. 260 del 27 maggio 1949 e il DPR 792 del 28 dicembre 1985 che ha stabilito tutti questi giorni (e altri ancora) che si celebrano oggi in tutta Italia.
Prima di questa legge c’era anche un’opzione in cui si poteva celebrare la festa di San Giuseppe il 19 marzo, conosciuta semplicemente con il suo nome inglese “Father’s Day”.

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