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Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema?

Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema

Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema

Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema
Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema

Nel nostro ecosistema ogni elemento ha il suo ruolo per garantire la biodiversità. Quando pensiamo all’ambiente immaginiamo tutti gli esseri viventi come gli animali e l’uomo ma ci dimentichiamo che esistono altri esseri non viventi che influenzano il benessere di un intero ambiente. Scopriamolo insieme quali sono le componenti non viventi di un ecosistema e come preservarli!

Gli organismi viventi

Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema

Innanzitutto capiamo che cosa s’intende per ecosistema. Con questo concetto intendiamo un sistema esteso in una porzione di territorio dove le comunità di esseri viventi e non viventi interagiscono tra loro e con l’ambiente fisico.

Ogni ambiente è delle sue peculiari specie di essere viventi e non viventi che si influenzano a vicenda. Partendo dallo spazio più comune, il bosco, è molto semplice per capire quali sono i componenti non viventi dell’ecosistema che influenzano la presenza degli esseri viventi. Gli elementi non viventi principali da considerare sono suolo, sole, temperatura, acqua. Questi fattori influenzano e regolano la vita e il benessere di tutti gli altri esseri viventi.

Gli organismi viventi si dividono in 3 macro categorie in base al cibo di cui nutrono: produttori, consumatori, decompositori. Alla categoria dei produttori appartengono i vegetali: la vegetazione del suolo, gli albero dalle querce ai faggi. Nella categoria consumatori fanno parte i piccoli insetti e animali che si cibano della vegetazione.

Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema

Infine nella categoria dei decompositori appartengono i funghi e gli insetti che si nutrono di rami, fiori, frutti,
e resti di animali che trasformano in sostanze nutritive ( humus) per altri organismi viventi come le piante.

Oltre a queste categorie va fatta un ulteriore classificazione per gli organismi che appartengono alla categoria dei consumatori. Si dividono in consumatori:

  • primari: insetti, anellidi che si nutrono di corteccia, germogli e foglie di alberi; e tutti gli animali erbivori;
  • secondari: uccelli come il pucchio e la rondine, i mammiferi come pipistrello e tasso, gli anfibi e rettili come la rana e la lucertola che si nutrono di insetti. La talpa, il topo e la biscia che mangiano piccoli anfibi;
  • terziari: falco, il gufo e gli animali che si nutrono di rettili, la faina che mangia gli uccelli e le uova, la volpe e il lupo che si nutrono di animali erbivori.

Di cosa si compone un ecosistema?

Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema

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Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema

Ogni ecosistema è composto da elementi organici e non organici:

  • Idrosfera: Il sistema acqua-clima.
  • Litosfera: Interfaccia terra-atmosfera.
  • Atmosfera: Il sistema energia-atmosfera.

Ogni ecosistema possiede una propria organizzazione che si evolve continuamente ed è in grado di esercitare le proprie funzioni anche in presenza di impulsi esterni.

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All’interno di ogni ecosistema è presente uno o più habitat da cui dipende la sopravvivenza di una specie.

In un ecosistema come il bosco ogni elemento è fondamentale e funziona come una catena. Nel suolo crescono piante da fiore, muschi e licheni e funghi. A questo segue lo strato degli arbusti e gli alberi di media altezza e di alto fusto. In corrispondenza di ogni strato, le condizioni particolari di umidità e di irradiazione solare creano habitat colonizzati da specie di animali precise.

Come si preserva un ecosistema?

Quali sono le componenti non viventi di un ecosistema

Esistono dei piccoli gesti che possono fare la differenza per preservare tutti gli esseri viventi e non viventi di un’ecosistema. Scopriamo quali sono.

Il primo gesto è piantare specie autoctone nei parchi locali e nelle riserve naturali, sotto la supervisione dei responsabili delle strutture. Favorire le aree protette, come i parchi naturali, è un azione che preservare la biodiversità. Il secondo gesto è tenere puliti gli spazi verdi: non solo parchi ma anche spiagge, boschi e aree potenti. Limitare il più possibile tutti i rifiuti che si possono depositare in queste aree. Infine limitare il più possibile lo spreco di risorse preziose: non solo acqua ma anche cibo, imballaggi e oggetti che possono essere riciclati.

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