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Spostarsi tra regioni: motivi

spostarsi tra regioni
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Spostarsi tra regioni e quindi dal proprio paese è ormai diventato parte della nostra nostra vita quotidiana. La routine moderna è molto meno statica rispetto a quella di molto tempo fa . Spesso e volentieri si nasceva, si studiava e si lavorava nel luogo di nascita a meno che non si era costretti a sportarsi in paesi stranieri come Germania o America per motivi economici. Adesso quali sono i motivi di necessità per spostarti tra regioni?

Alcuni motivi di necessità per spostarti tra regioni

Adesso i motivi per spostarsi tra regioni possono essere i più disparati. Come accadeva un tempo, quando molti abitanti del Sud decidevano di lasciare la propria casa per trasferirsi al nord in cerca di un’occupazione, anche oggi si sceglie di spostarsi tra regioni a volte per motivi simili a quelli citati, altre per motivi diversi.

Quelli che tentano a spostarsi di più sono sicuramente i giovani. La ragione principale è il lavoro. Ancora oggi, le regioni del Sud Italia sono quelle dove purtroppo il lavoro continua a scarseggiare. In alcuni casi per fortuna isolati, molti giovani vengono sfruttati. Oltre al lavoro, un altro motivi di necessità è ad esempio l’università. Si stima, infatti che la maggior parte dei giovani, dopo aver completato il corso di laurea triennale, decidano di specializzarsi presso università situate in altre regioni.

Questo accade soprattutto perché, ad esempio un corso di specializzazione non è presente nella loro città o semplicemente non rispetta le loro aspettative. Un altro motivo potrebbe essere riferito a delle particolari cure mediche a cui bisogna sottoporsi o specialisti di una particolare branca della medicina. Si pensi , ad esempio, alle persone affette da tumore o altre malattie rare. Nella maggioranza dei casi necessitano di cure e trattamenti specifici che a volte la loro regione non riesce a fornire.

Spostarsi tra regioni ai tempi del Covid

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Il Covid ha cambiato moltissimo le nostre abitudini. Abbiamo dovuto e continuiamo a combattere contro un nemico invisibile che non vuole lasciarci in pace. Un nemico che ci ha negato la libertà di spostamento tra regioni, sia per motivi più futili quali ad esempio le vacanze, sia per motivi di necessità quali lavoro, studio, salute. All’inizio della pandemia , infatti non ci si poteva spostare tra una regione all’altra. Inoltre, anche andare da un paesino all’altro nella stessa regione significava presentare un certo tipo di documentazione, in particolare la famosa autocertificazione.

Un documento molto odiato a dire della maggior parte delle persone che si vedeva negati la libertà individuale a causa di una sorta di “dittatura sanitaria”.

Tale dittatura sanitaria è stata sostituita dalla dittatura del Green Pass senza il quale ipoteticamente non si potrà andare non soltanto da una regione all’altra, ma neanche a eventi sotto casa. Tutto è ancora da decidere e nulla è certo. Il fatto che la libertà possa negata preoccupa i cittadini. Molte persone , infatti, si spostano da una regione all’altra anche per andare a trovare i propri figli, genitori, parenti, fidanzati. Tutto ciò ci è stato negato dalla pandemia. Rinunciare alla libertà e ai propri affetti non è semplice per nessuno da accettare.

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La pandemia ci sta facendo capire che la libertà è tutto e che non bisogna mai rinunciare a essa. Proprio questa consapevolezza deve esserci da guida per comportarci degnamente nel rispetto delle regole e degli altri in modo che tutti un giorno possano tornare alla vita di prima, a quella normalità che ormai da troppo tempo ci viene negata. Ci sentiamo impotenti , questo non possiamo negarlo, ma ciò che conta è che se siamo uniti presto ne usciremo vincenti.

Quando non si trova lavoro

Spostarsi tra regioni

Purtroppo, questa è una delle cause e dei motivi che spesso spingono le persone a spostarsi tra regioni. Questo perché molto spesso le regioni o paesi di origini non riescono a offrire nulla alle persone. Lavorare è importante, perché è solo attraverso il lavoro che le persone possono mantenere una famiglia, creare un futuro per il benessere economico del paese e costruire un futuro solido per i loro figli. Sono proprio i giovani a soffrire di più per questa situazione.

Spesso dopo lauree, master e specializzazioni valide, non si riesce a trovare lavoro e i ragazzi vedono il loro futuro dietro una nuvola di incertezza. Nei casi più gravi, spostarsi tra regioni non serve a molto dato che l’attuale situazione economica in Italia così come in moltissimi paesi europei, che vengono spesso definiti come “sviluppati e industrializzati”, no offrono nulla.

Proprio per questo si sceglie il trasferimento all’estero. La cosiddetta “fuga dei cervelli” si riferisce proprio a questa drammatica situazione: studiare per nulla e ritrovarsi con un pugno di mosche o a dover fare dei lavori umili nonostante gli anni di studio svolti, le esperienze all’estero, i buoni voti e le tante promesse che alla fine vengono infrante. Quello che ci auguriamo e che presto la situazione cambi e che venga dato ai giovani il giusto riconoscimento.

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